(Fallen Guardian 02) Scontro col Destino by Georgia Lyn Hunter

autore:Georgia Lyn Hunter [Hunter, Georgia Lyn]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788855311168
editore: Hope Edizioni
pubblicato: 2020-01-06T23:00:00+00:00

Blaéz entrò in cucina. Scansionò con la mente il castello in cerca di Darci e la trovò sotto la doccia. Subito ripensò alla notte precedente, quando avevano fatto l’amore. Le immagini fluirono dentro di lui, ma quel momento mozzafiato aveva la stessa intensità di una Polaroid. Non sentiva niente. Prese un bicchiere dalla credenza e si versò del whiskey mentre entrava Týr.

Girò intorno al lungo tavolo di quercia, si lasciò cadere su una sedia e lo guardò in faccia.

«Non ti sembra che Arc sia un po’ distratto ultimamente?»

Blaéz si appoggiò al bancone vicino alla finestra e sorseggiò il suo alcolico, il bruciore una sensazione fugace che diminuiva troppo in fretta. Alzò le spalle. Michael era l’ultimo dei suoi pensieri. «Suppongo che lo scopriremo presto.»

«Immagino di sì.» Mentre aspettavano, Týr tamburellò irrequieto un motivetto sul tavolo di legno. «Dobbiamo ancora tenere gli occhi aperti nel caso in cui si risveglino altre discendenti degli Osservatori. Perché diamine non hanno neanche un nome? Le chiamiamo angioletti, nephilim… come?»

«Psionic» disse Michael, entrando a grandi passi. Come al solito gli Aviator neri gli nascondevano gli occhi. I capelli erano sciolti dalla coda di cavallo che aveva iniziato a portare di recente. La faccia luccicava di sudore come se fosse tornato da una battaglia o da un intenso incontro amoroso, sebbene non potesse trattarsi di quest’ultimo poiché apparteneva agli angeli divini, celibi, votati esclusivamente al loro Dio.

«Questo è il nome che i seraphim diedero alla progenie degli Osservatori a causa dei loro incredibili poteri» disse Michael prendendo una Coca dal frigorifero. Strappò la linguetta e la tracannò come se fosse stato per secoli nel deserto senza acqua. «Dagan mi ha evocato. A quanto pare abbiamo un problema.»

«Demoni?» chiese Týr, inclinando la sedia per stare in equilibrio su due gambe. «Ne abbiamo appena eliminato un’orda alla spaccatura.»

«Non ne sono sicuro.» Michael tornò al tavolo e posò la bibita. «Vi siete occupati della spaccatura?»

«Echo ha fatto il suo lavoro se è questo che intendi» disse Aethan entrando in cucina. Sembrava esausto, mentre si sedeva riusciva a malapena a contenere la rabbia. «È priva di sensi e rimarrà così per chissà quanto tempo. Che cazzo sta facendo Lore? Non doveva aiutarla a occuparsene?»

«Lore è il suo tutor» affermò Michael freddamente. «La aiuterà a conoscere e gestire i suoi poteri e ciò che potrebbe affrontare negli altri regni. Noi ci concentreremo sull’affinare le sue tecniche di combattimento. Ma deve sviluppare da sola la resistenza del suo corpo. È una questione di forza di volontà. Deve combattere da sola quella battaglia. Mentre tu devi iniziare ad allenarla.»

Aethan si voltò per guardare fuori dalla finestra della cucina. Blaéz non poteva biasimare il guerriero per la sua rabbia. Se fosse stata Darci in quella situazione, lui avrebbe reagito allo stesso modo … forse anche peggio.

Con l’ostilità che lo circondava come una nuvola, Aethan disse: «Porto via Echo per un po’.»

Un attimo dopo Michael annuì. «Dove?»

Aethan alzò le spalle. «New Orleans…»

«Troppo affollata» gli ricordò Michael. «Non è un posto adatto al recupero essendo un punto caldo.

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